Un saluto all’equipaggio del TEAM BUILDING che Sabato ha sfidato l’ onda lunga
e poco vento, dimostrando voglia di fare e di voler imparare, nonostante 
qualche malessere.
Dopo un piccolo breafing fatto alle 11:00 (che avrebbe dovuto tenersi
alle 9:30) in cuisi sono toccate le basi della vela … come funziona
un winch, comesi issa una vela,come si svolge un fiocco, 
si sono lasciatigli ormeggi e tutti i partecipanti:
( vediamo se ricordo tutti i nomi )..
Andrea, Gabriele, Max, Daniele, Cinzia, Laura,Carlo, Federica,
Marianna…… spero siano giusti .. hanno iniziatola loro avventura velica .
Il poco vento ci ha impedito di apprezzare  le andature che abbiamo 
provato dalla bolinaalla poppa, in cui tutti sono diventati 
molto bravi, soprattutto le ragazze chehanno dato prova
di coraggio nonostante la paura dell’ esordio. Verso
mezzogiorno con il sole a picco su di noi abbiamo tentato  un bagno,
ma purtroppo l’insistente onda lunga non ci ha permesso 
di fare una sosta tranquilla.
Dopo aver iniziato le manovre fondamentali della VIRATA e della STRAMBATA,
si  rientra in porto per una sana pausa ristoratrice e soprattutto una sana
pausa dal sole che ha veramente  cotto le nostre pelli …..
Nel pomeriggio, anche se con molta fatica, l’ equipaggio ha dimostrato di voler
affrontare nuovamente un mare a prova di  STOMACO  e si son nuovamente
mollati gli ormeggi per consolidare le nozioni del mattino  con qualche piccolo
inconveniente di percorso e qualcuno rimasto chiuso in bagno .. ma anche questo
fa parte dell’ andar per mare .
Il ritorno in Marina, il riassetto della barca e poi tutti al bar per una  bevuta….
complimenti ancora a tutti, in particolare ad Andrea che ha dimostrato
di essere gia’ un marinaio pronto per acquistare una barca a vela e per
veleggiare nel nostro splendido mare …spero che rimaniate uniti
dall’ amicizia che  vi ha contraddistinto in questa giornata di emozioni,
che mi ha trasmesso un bel legame tra di voi e un  ottimo spirito di squadra.
Bravi a tutti  quanti , un saluto da Alfonso e Giorgio.

18/19 ottobre  25/26 ottobre 1/2 novembre

18/19 ottobre

25/26 ottobre

REGATA NO …

MA AVVISO DI BURRASCA

Cari amici/che nel W.e 21/22 Aprile…
Un avviso di burrasca a 5 minuti dalla partenza e ci ritroviamo  ad un rientro con vento

in faccia e tanto, tanto mare incrociato …onda di libeccio sui 2/3 mt  e nuova onda di grecale

in aumento….. Il vento rafficoso sui 25 nodi da  nord/est ci fa subito

capire che ci darà tanta acqua in faccia e tanta bolina stretta.
Iniziamo a far bordi per il rientro  a Varazze 14 miglia sopravvento… tutti si alternano al timone e alle manovre, continui colpi di vento ci costringono a estenuanti cambi di vele a prua, la fame e la fatica temprano gli stomaci, si dona al mare ciò che è difficile assimilare, i pesci luna (tre incontri ) ci guardano sbigottiti nel vedere i nostri salti.
Vediamo una delle nostre concorrenti che baldanzosamente aveva iniziato a tirar bordi al nostro fianco perdersi nella nostra scia. il mare ci dona dei bellissimi cambi di colore all’avvicinarsi alla riva .
Poi ore dopo stanchi affamati  ma vincenti, eseguiamo una bella entrata a vela in porto, l’ormeggio ci accoglie tiepido e assolato, ci si spoglia dai giubbotti di salvataggio,  dalle
cerate e….. appaiono bottiglie di vino, birre, cibarie varie … tutto letteralmente sbranato, mentre ci si racconta delle tante virate, delle straorzate, dei piedi a mollo, delle ondate in pozzetto .
Alcuni erano alle prime uscite, ora sono dei velisti, temprati, pronti a confrontarsi in nuove belle sfide nel azzurro di un mare sempre splendido, anche se in burrasca.
La Cleo ringrazia.

SICUREZZA ..NO PROBLEM

UN grande “corso sicurezza” in collaborazione con Francesco Escofier istruttore subacqueo ed Edo dell’Havana vela.
Dopo il discorso di apertura del Comandante Ferrari della Capitaneria di Porto di Varazze, si inizia con la “odiosapesantecostosazatteraconscadenza biennale “,
perfetta apertura ben che scaduta da 5 anni si passa al controllo dotazioni contenute all’interno :coltello, acqua, gallette, fuochi, pila, batterie, pillole mal di mare, ami e filo per pescare, copertine termiche disco solare per segnali luminosi e tante cose ancora , tutti controllano stupiti, nessuno immaginava del reale contenuto, della perfetta ubicazione
del tutto con logica quasi maniacale,.
Tutti provano a salirvi a bordo, ad immaginare la vita in un cubo alla deriva, la lotta col mare il freddo, il razionamento dei viveri, l’acqua e il controllo “il lidear il responsabile”.
Si finisce con lo prova giubbotto autogonfiabile… fantastico 3 secondi all’apertura e sostentamento
Si continua col recupero uomo a mare l’uso delle drizze per recuperarlo, col problema onde, l’accosto,  a turno si provano le procedure.
Alle 14.30 ci si posiziona sulle coordinate assegnateci dalla Capitaneria per lo sparo dei fuochi, si leggono le istruzioni, si inizia col razzo a paracadute ci si munisce di guanti
e….non parte…nessuna ispezione tipo “guardo dentro”,   lo si annega nel secchio con la massima cautela:)-
Il secondo tentativo pieno successo, è incredibile l’accelerazione, in un attimo lo vediamo arrivare sui 250 mt di altezza, l’apertura del paracadute e il suo bruciare nella  lenta discesa.
All’ arrivare velocissimo di un gommone, spieghiamo loro dell’esercitazione e li ringraziamo dell’intervento, riprendiamo col fuoco scintillante per finire col fumogeno.
Riparliamo sulle  misure di sicurezza e di cautela da adoperare per evitare di uccidere l’amico nel tentativo di sopprimere la suocera.
A terra il Francesco, spiega col manichino gli interventi per rianimare una persona, dei primi soccorsi da effettuare, del defibrillatore e la giornata vola al suo termine.
Tutti stanchi ma paghi dei dubbi dissolti delle paure finalmente o quasi rimosse, la serata termina tra pizze cene e brande.
Alla mattina si parte con in banchina, la messa in uso del secondo strallo, in tessile (spektra un materiale che a parità di diametro ha la stessa resistenza alla trazione dell’acciaio) e montaggio della tormentina per tempi duri.
L’uscita in mare vede un gruppo perfettamente equipaggiato di giubbotti autogonfiabili e life line, iniziamo con un cambio vela a prua riduzione randa a poppa, ripetuti a turno,
poi il rientro in un mare liscio come un  biliardo ed  sole caldissimo.
In banchina dopo un panino, si simula un recupero drizza con issata uomo col banzico e doppia cima , poi sostituzione girante, filtri, spurgo pompa gasolio, prese a mare,
termici; il fine giornata vede dei marinai pronti ad affrontare i “ pericoli “ di una navigazione in perfetta coscienza e sicurezza…..  
Un caro saluto
Alfonso